Matteo Salvini cambia strategia per il caso della Gregoretti. I senatori leghisti non dovrebbero votare per l’autorizzazione a procedere.
Matteo Salvini vuole andare a processo per la Gregoretti ma potrebbe chiedere ai senatori della Lega di non votare l’autorizzazione a procedere. Un netto cambio di rotta per il leader leghista, che in occasione del voto in Giunta aveva chiesto ai suoi di votare a favore del processo. Ma questo atteggiamento potrebbe avere delle ripercussioni decisamente complicate da gestire per l’ex ministro dell’Interno, che starebbe quindi valutando un cambio di strategia per evitare un clamoroso autogol.
Gregoretti, Salvini vuole andare a processo (ma con prudenza): cambia la strategia del leader leghista
Ma andiamo con ordine. Come anticipato Matteo Salvini vuole lo scontro frontale con i suoi ex alleati e vuole andare a processo per il caso della Gregoretti. E la speranza del numero uno della Lega è quella di portare in Aula anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che secondo il fu vicepremier sarebbe responsabile tanto quanto lui.
Eppure i senatori della Lega potrebbero votare contro l’autorizzazione a procedere. Perché? Stando a quanto emerso nelle ultime ore, il leader della Lega sarebbe stato avvertito del fatto che se i suoi dovessero votare per mandarlo a processo, questo potrebbe essere interpretato come una sorta di ammissione di colpevolezza e potrebbe avere un peso in sede processuale, dove non saranno ammessi errori.
La soluzione della Lega per evitare ripercussioni in tribunale
Per questo motivo i senatori della Lega potrebbero votare contro l’autorizzazione a procedere, astenersi o addirittura lasciare l’Aula al momento del voto.
Le accuse a carico di Matteo Salvini
Su Matteo Salvini pende l’accusa di sequestro di persona. L’allora ministro sarebbe responsabile di non avere autorizzato lo sbarco degli oltre 130 migranti che si trovavano a bordo della nave Gregoretti.